Agricoltura: quali sono i rischi biologici nei campi e nelle serre?

Attraverso il documento Inail “ Rischio biologico nelle attività agro-zootecniche”, frutto della collaborazione tra Dipartimento innovazioni tecnologiche e sicurezza degli impianti, prodotti e insediamenti antropici (DIT), Dipartimento di medicina epidemiologia e igiene del lavoro e ambientale (DIMEILA) e Inail Ascoli Piceno, abbiamo cominciato a soffermarci nei mesi scorsi sugli agenti biologici e sulle possibili malattie nel settore agro-zootecnico.
Abbiamo visto che le malattie che sono in buona parte, ma non solo, di natura infettiva e che possono anche essere trasmesse dall’animale all’uomo mediante contatto diretto o indiretto (zoonosi). In particolare quando queste ultime malattie sono contratte “attraverso la puntura e/o il morso di vettori biologici (zanzare, flebotomi, zecche) che trasmettono l’agente patogeno all’uomo si parla di zoonosi ‘vettore trasmesse’ che, soprattutto per i lavoratori che svolgono le loro attività in ambienti esterni, possono rappresentare un rischio biologico non trascurabile”.
A raccontarlo, in questi termini, è proprio il documento Inail che ci permette anche di approfondire più nel dettaglio i potenziali rischi biologici in relazione a specifiche attività o ambienti.